Si sente tanto parlare di questa pianura, ma qual è l’origine della Piana di Sibari?
Prima di rispondere a questa domanda è doveroso dire che la Piana di Sibari ci regala da tantissimi anni prodotti incredibili, sia nel gusto che nella qualità. Tutto questo è merito della passione che contraddistingue gli abitanti di questa terra, profondamente legati all’agricoltura e alla pastorizia, fatti con rispetto e dedizione.
Questo legame ci porta molto indietro nel tempo. Ma di quanto?
La storia della Piana di Sibari: da ieri a oggi
Lo sapevi che la Piana di Sibari è la pianura più grande della Calabria? La terra prende il nome dall’omonima città, Sibari, e si trova nella parte settentrionale del versante ionico, nella provincia di Cosenza. Le città più importanti della zona? Corigliano Calabro e Cassano allo Ionio.
Per quanto riguarda la sua storia, grazie ai numerosi ritrovamenti archeologici, si stima che questa terra fosse già frequentata nell’età del bronzo e del ferro da popolazioni indoeuropee. Una storia molto lunga…
Il nome deriva dall’antica e famosa città della Magna Grecia Sybaris, importante luogo commerciale noto soprattutto per l’eleganza e la raffinatezza dei costumi della sua popolazione.
Purtroppo, nel 510 a.C., la città fu distrutta dalla vicina Crotone, ma venne poi abitata da altre popolazioni che si dedicarono completamente all’agricoltura e alla pastorizia.
E finalmente arriviamo vicino ai giorni nostri. Nel dopoguerra, verso la fine degli anni ’50, venne avviata un’importantissima evoluzione agricola della zona, sia attraverso la sua bonificazione che con una vera e propria rivoluzione agricola. Ed è così che in breve tempo la Piana di Sibari è diventata una delle zone più prospere e ricercate della Calabria e dell’intero Mezzogiorno.
Dalla storia all’innovazione: ecco le specialità della Piana di Sibari
Grazie a questa lunga storia di agricoltura, oggi la Piana di Sibari è il centro di alcune specialità invidiate da molti. Alcuni esempi? Il riso di Sibari, le clementine e l’olio d’oliva.
Ma c’è anche spazio per l’innovazione! Ecco perché noi di Favella, vista la prosperità della zona, abbiamo voluto provare a coltivare ingredienti che solitamente vengono cresciuti in altre parti del mondo. L’esempio che ci rende più orgogliosi? Le bacche di goji! Ma siamo riusciti a coltivare con successo anche la Moringa Oleifera e il Finger Lime.
Vuoi conoscere ancora di più di questa terra e della nostra azienda? Continua a seguirci… non te ne pentirai!
Commenti (0)
Non ci sono commenti per questo articolo. Sii il primo a lasciare un messaggio!